Per gli stoici, i cicli cosmici sono tra loro

Un amico di Epicuro gli offre un gelato, che Epicuro rifiuta perché mangiare i dolci è un piacere naturale ma non necessario. A quel punto, l’amico di Epicuro gli chiede come faccia lui a sapere che quello è un gelato. Epicuro risponderebbe verosimilmente che:

Da quale dei seguenti filosofi Epicuro trae i principi fondamentali della sua fisica?

La seguente testimonianza spiega le condizioni di verità del condizionale nella logica stoica:

Dunque un condizionale vero è quello l’opposto [= il contraddittorio] del cui conseguente confligge [machetai] con l’antecedente. Ad esempio: “se è giorno, c’è luce”. Questo è vero: infatti “non c’è luce”, opposto al conseguente, confligge con “è giorno”. Un condizionale falso è quello l’opposto del cui conseguente non confligge con l’antecedente. Ad esempio: “se è giorno, Dione passeggia”: infatti “Dione non passeggia” non confligge con “è giorno”. (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi VII 73)

Quali dei seguenti condizionali sono veri secondo il criterio spiegato nel testo?

Secondo Epicuro, l’universo funziona in modo rigidamente deterministico: ogni evento è causato in ultima analisi dall’interazione tra atomi secondo leggi fisiche precise, grazie alle quali è possibile almeno in linea di principio prevederne gli esiti.