Il futuro trionfo di Traiano Sed tanto magis praedicanda est moderatio tua, quod innutritus bellicis laudibus pacem amas, nec...
Il futuro trionfo di Traiano
Sed tanto magis praedicanda est moderatio tua, quod innutritus bellicis laudibus pacem amas, nec quia vel pater tibi triumphalis vel adoptionis tuae die dicata Capitolino Ioui laurus, idcirco ex occasione omni quaeris triumphos. Non times bella nec prouocas. Magnum est, imperator Auguste, magnum est stare in Danubii ripa, si transeas certum triumphi, nec decertare cupere cum recusantibus; quorum alterum fortitudine, alterum moderatione efficitur. Nam ut ipse nolis pugnare moderatio, fortitudo tua praestat ut neque hostes tui velint. Accipiet ergo aliquando Capitolium non mimicos currus nec falsae simulacra uictoriae, sed imperatorem veram ac solidam gloriam reportantem, pacem tranquillitatem et tam confessa hostium obsequia, ut vincendus nemo fuerit. Pulchrius hoc omnibus triumphis; neque enim umquam nisi ex contemptu imperii nostri factum est ut vinceremus. Quodsi quis barbarus rex eo insolentiae furorisque processerit, ut iram tuam indignationemque mereatur, ne ille siue interfuso mari seu fluminibus immensis seu praecipiti monte defenditur, omnia haec tam prona tamque cedentia virtutibus tuis sentiet, ut subsedisse montes, flumina exaruisse, interceptum mare inlatasque sibi non classes nostras sed terras ipsas arbitretur.
Videor iam cernere non spoliis provinciarum et extorto sociis auro, sed hostilibus armis captorumque regum catenis triumphum gravem; videor ingentia ducum nomina nec indecora nominibus corpora noscitare; videor intueri immanibus ausis barbarorum onusta fercula et sua quemque facta vinctis manibus sequentem, mox ipsum te sublimem instantemque curru domitarum gentium tergo, ante currum autem clipeos quos ipse perfoderis. Nec tibi opima defuerint, si quis regum uenire in manus audeat, nec modo telorum tuorum, sed oculorum etiam minarumque coniectum, toto campo totoque exercitu opposito perhorrescat. Meruisti proxima moderatione, ut quandoque te vel inferre vel propulsare bellum coegerit imperi dignitas, non ideo uicisse uidearis ut triumphares, sed triumphare quia uiceris.
(Plinio il Giovane, Paneg. 16-17)
2018-1-anno
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Il futuro trionfo di Traiano
Tuttavia, è tanto più degna di encomio la tua pacatezza perché brami la pace, per quanto allevato in mezzo alla gloria militare, e perché non cogli ogni pretesto per celebrare trionfi adducendo a motivo il fatto che tuo padre ne sia stato decorato e che il giorno della tua adozione sia stato dedicato a Giove Capitolino un ramo d’alloro. Non hai paura di guerre, ma non le vai a cercare. È grande cosa, imperatore Augusto, davvero grande cosa arrestarsi sulla riva del Danubio, seppure con la certezza di un trionfo qualora lo attraversassi, e non voler combattere con chi rifiuta lo scontro: di questi due comportamenti il secondo è prodotto del valore militare, il primo della moderazione. Moderazione infatti è che tu non voglia combattere spontaneamente, mentre effetto del tuo valore è che nemmeno i tuoi nemici vogliano farlo.
Finalmente, dunque, il Campidoglio accoglierà non carri degni di un trionfo da farsa né immagini di una falsa vittoria, ma un imperatore capace di riportare dal campo una gloria reale e concreta, pace, sicurezza e una sottomissione dei nemici talmente manifesta che non ci sarà bisogno di sconfiggere nessun altro. Quest’ultimo risultato è più bello di qualsiasi trionfo: non è mai accaduto infatti che noi riportassimo vittorie se non a seguito di un’offesa arrecata al nostro potere. Se qualche re barbaro raggiungerà picchi di spudorata follia tali da attirarsi meritatamente la tua ira e il tuo sdegno, allora egli, per quanto difeso da un braccio di mare, da fiumi smisurati o da montagne scoscese, si accorgerà per davvero che tutti questi ostacoli sono così cedevoli e deboli di fronte al tuo valore, al punto da credere che i monti si siano abbassati, i fiumi disseccati, il mare prosciugato e che contro di lui siano state mosse non le nostre flotte, ma i nostri territori.
Mi sembra già di vedere un trionfo carico non di spoglie strappate alle nostre province e di oro estorto agli alleati, ma di armi sottratte ai nemici e di catene di re ridotti in schiavitù; mi sembra di riconoscere illustri nomi di capi e figure degne di quei nomi; mi sembra di scorgere portantine colme delle immagini delle straordinarie imprese compiute dai barbari e ciascuno di loro seguire a mani legate la rappresentazione delle proprie gesta, e poi te spiccare su tutti e tallonare i nemici sconfitti da tergo con il carro; davanti a esso, ecco poi gli scudi che tu stesso hai trafitto! Non ti mancheranno certo le spoglie opime qualora qualche re avesse l’ardire di scontrarsi direttamente con te e non provasse paura non solo del lancio dei tuoi giavellotti, ma anche del fulminare dei tuoi occhi e delle tue minacce, seppure schermato dall’intero campo di battaglia e dall’intero esercito. Con la tua recente dimostrazione di equilibrio hai conseguito questo effetto: quando l’onore del nostro potere ti costringe o a dichiarare guerra o a difenderti da essa, tu dai mostra di non aver vinto per conseguire il trionfo, ma di trionfare per aver conseguito la vittoria.
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Domanda 1 of 12
1. Domanda
Sed tanto magis praedicanda est moderatio tua, quod innutritus bellicis laudibus pacem amas: che funzione assume quod?
Corretto
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Domanda 2 of 12
2. Domanda
Nella frase vel adoptionis tuae die dicata Capitolino Iovi laurus, a quale parola deve essere grammaticalmente riferito il participio dicata?
Corretto
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Domanda 3 of 12
3. Domanda
Come si traduce correttamente magnum est stare in Danubii ripa, si transeas certum triumphi?
Corretto
Non corretto
Domanda 4 of 12
4. Domanda
Nel periodo magnum est stare in Danubii ripa, si transeas certum triumphi, nec decertare cupere cum recusantibus; quorum alterum fortitudine, alterum moderatione efficitur a che cosa si riferisce il primo alterum? E il secondo?
Ordina elementi
nec decertare cupere cum recusantibus
stare in Danubii ripa
quorum alterum fortitudine
alterum moderatione efficitur
Corretto
Non corretto
Domanda 5 of 12
5. Domanda
Si consideri la breve frase Pulchrius hoc omnibus triumphis: che cosa è omnibus triumphis?
Corretto
Non corretto
Domanda 6 of 12
6. Domanda
Come si possono definire i due genitivi insolentiae furorisque nella frase ipotetica Quodsi quis barbarus rex eo insolentiae furorisque processerit?
Corretto
Non corretto
Domanda 7 of 12
7. Domanda
Nel lungo periodo che inizia con Quodsi quis barbarus rex eo insolentiae …, si legge ad un certo punto ne ille sive interfuso mari seu fluminibus immensis seu praecipiti monte defenditur, omnia haec tam prona tamque cedentia uirtutibus tuis sentiet: che cosa è ne?
Corretto
Non corretto
Domanda 8 of 12
8. Domanda
La frase videor intueri immanibus ausis barbarorum onusta fercula et sua quemque facta uinctis manibus sequentem, mox ipsum te sublimem instantemque curru domitarum gentium tergo è piuttosto complessa: quale potrebbe essere una buona traduzione? Suggerimento: leggi con cura tutte le traduzioni prima di scegliere…
Corretto
Non corretto
Domanda 9 of 12
9. Domanda
Nella frase Nec tibi opima defuerint, che cosa indica il sostantivo opima?
Corretto
Non corretto
Domanda 10 of 12
10. Domanda
Si indichi il nominativo singolare della parola coniectum in nec modo telorum tuorum, sed oculorum etiam minarumque coniectum
Corretto
Non corretto
Domanda 11 of 12
11. Domanda
Che tipo di verbo è propulsare?
Corretto
Non corretto
Domanda 12 of 12
12. Domanda
Come si chiama la figura retorica dell’ultima frase non ideo vicisse videaris ut triumphares, sed triumphare quia viceris?
Corretto
Non corretto
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