Settecento 7
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Domanda 1 of 5
1. Domanda
Nel 1801 Napoleone firmò un concordato con la Santa Sede, riconciliando dopo lungo tempo il pontefice con la Francia Rivoluzionaria. Quale era la formula con cui era descritta la confessione cattolica nel documento?
CorrettoNon corretto -
Domanda 2 of 5
2. Domanda
Si associno questi eventi legati agli ultimi anni di Napoleone alla data corretta.
Ordina elementi
- Napoleone si cinge il capo con la corona imperiale
- Viene creata la Confederazione del Reno, una confederazione di stati tedeschi alleati della Francia
- Inizia il blocco continentale contro la Gran Bretagna
- Giuseppe Bonaparte è proclamato re di Spagna
- Napoleone divorzia da Giuseppina Beauharnais per sposare una figlia dell’arciduca d’Austria, Maria Luigia d'Asburgo-Lorena
- Viene promulgato il Codice penale
- Ha inizio la campagna di Russia. Il 14 settembre la Grande Armée, già fortemente indebolita dai combattimenti sostenuti fino a quel punto, entra a Mosca. Il 19 ottobre viene dato l’ordine di ritirata.
- Battaglia di Lipsia (o delle Nazioni). Prima grande sconfitta di Napoleone. Nei mesi successivi, i suoi brillanti successi tattici contro parti delle forze nemiche non saranno in grado di ribaltare le sorti della guerra, che volgono a sfavore della Francia.
- Napoleone è esiliato all’Elba. Ha inizio il Concilio di Vienna.
- Cento Giorni. Napoleone ritorna in Francia e conduce quella che sembra inizialmente essere una brillante campagna contro le forze della coalizione antifrancese (la settima), ma è sconfitto definitivamente a Waterloo.
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1804
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1806
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1806
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1808
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1810
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1810
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1812
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1813
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1814
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1815
CorrettoNon corretto -
Domanda 3 of 5
3. Domanda
Nel suo Les Misérables Victor Hugo traccia un appassionato e vivido racconto della battaglia di Waterloo, trasfigurata in una sorta di intervento divino volto a far crollare Napoleone, che con le sue straordinarie e titaniche azioni turbava l’ordine dell’universo. La parte umana -egli dice- è stata minima, se non nulla. In riferimento al comandante inglese si lascia andare ad un celebre giudizio: «Waterloo è una battaglia di prim’ordine vinta da un capitano di secondo». Sebbene mancasse del genio tattico di Napoleone, Il povero comandante inglese forse non meritava questo giudizio di sufficienza, così come forse non meritò di vedere il suo nome oscurato da quello di Horatio Nelson come il più grande eroe inglese delle Guerre Napoleoniche. Va detto, però, che Nelson aveva avuto la buona grazia di morire gloriosamente in battaglia, mentre lui ebbe tutto il tempo di tornare in patria ed essere eletto due volte primo ministro, e queste sono cose che tendono a offuscare un po’ la patina dell’eroe. Quale era il suo nome? E su quale fronte della guerra combatté lungamente prima della sua celebre vittoria?
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Arthur , duca di , che per lungo tempo combatté le truppe francesi nella Penisola al fianco del tradizionale alleato della Gran Bretagna, il .
CorrettoNon corretto -
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Domanda 4 of 5
4. Domanda
Si completi questo breve passaggio relativo alla prima rivoluzione industriale.
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All’inizio del Settecento, la manifattura tessile più importante dell’Inghilterra era ancora quella della , che fin dal Medioevo rappresentava una delle esportazioni di punta dell’isola. Il centro mondiale di produzione di tessuti di cotone era l’India, dove tutte le fasi della lavorazione erano svolte con il solo lavoro umano: il prodotto d’esportazione più famoso era il celebre , una varietà di tessuto che prende il suo nome dalla città di Calicut, nello stato del Kerala. Ancora nel 1721 il Parlamento aveva vietato, con una misura , l’importazione di tessuti indiani, per non danneggiare l’industria tessile nazionale. Le cose, tuttavia, erano destinate a cambiare: a partire dagli anni Ottanta del Settecento, diversi fattori contribuirono a far decollare l’industria cotoniera inglese. Innanzitutto, la convenienza della materia prima, il cui costo era molto basso e che poteva essere importata in grandi quantità dal Sud degli , dove era prodotto tramite lavoro . Inoltre nel l’americano Ely Witney inventò la Cotton Gin, o macchina del cotone, per separare rapidamente e efficacemente la fibra dai semi della pianta. Altri passaggi della produzione avevano già potuto beneficiare della meccanizzazione: nel 1733 John Kay aveva creato il primo telaio a volante, e negli anni Sessanta James Hargreaves aveva creato una macchina filatrice a fusi multipli, nota con il soprannome di . Verso la fine del secolo, l’intero processo della produzione di tessuti di cotone poteva dirsi meccanizzato, facendo dell’Inghilterra la maggiore produttrice mondiale di tessuti, e distruggendo, di riflesso, la produzione con metodi tradizionali praticata in India. Nonostante la reazione dei cosiddetti , membri di un movimento di protesta operaia che distruggevano le macchine tessili, ritenute causa dei bassi stipendi e della disoccupazione, il processo di industrializzazione non conobbe rallentamenti, e per gli anni Trenta dell’Ottocento un solo lavorante, spesso giovanissimo o un vero e proprio bambino, poteva ormai svolgere un lavoro paragonabile a quello di quindici tessitori a mano.
CorrettoNon corretto -
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Domanda 5 of 5
5. Domanda
Gli storici amano distinguere tra diverse “rivoluzioni” industriali, o tra diverse fasi di un unico lungo processo di industrializzazione prima in Europa, e in seguito nel resto del mondo. In generale, c’è un sostanziale accordo nel distinguere tra una prima rivoluzione industriale, iniziata nel Settecento in Inghilterra, e una seconda rivoluzione industriale, che coinvolse l’intera Europa nella seconda metà dell’Ottocento. Scegliere le caratteristiche che sono da associare alla prima (le rimanenti apparterranno alla seconda rivoluzione industriale).
CorrettoNon corretto